Diplomata in Pianoforte presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze sotto la guida della professoressa Alba Maggini e perfezionata col maestro Marco Vavolo, ho in seguito conseguito la laurea in Musicoterapia presso il CEP Quadriennale di Musicoterapia di Assisi.
Nell’ambito della Musicoterapia sono ricercatrice Musicoterapica in riabilitazione neurologica infantile nel Progetto Scientifico Kairòs presso l’Ospedale San Donato di Arezzo. Iscritta al Registro AIM (Associazione Italiana Professionisti della Musicoterapia), faccio parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Professionale Toscana di Musicoterapia Dinamica Shir e sono docente relatore al Corso di aggiornamento di musicoterapia in ambito Sanitario.
Ho effettuato Masterclass di Pianoforte, Fortepiano e di Musicoterapia con docenti di rilievo internazionale. Ho all’attivo numerose docenze di musica, fra cui Pianoforte e Propedeutica musicale presso la Scuola di musica del Quartiere 2 di Firenze, Pianoforte presso la Scuola Media Statale Galileo Chini di Scarperia (nell’ambito del Progetto Musica Letizia Tozzi), Storia della Musica presso il CEPU di Firenze.
Sono stata direttore corale nella Scuola Media “Padre Guido Alfani” Scolopi a Sesto Fiorentino
Il mio metodo si basa su una lunga esperienza di molti anni di insegnamento. Ho avuto allievi di ogni età, piccolissimi, adolescenti, adulti e anziani e certamente ho utilizzato differenti metodi ma sicuramente affini; l’obiettivo per me è far riuscire a suonare i brani correttamente dal punto di vista tecnico ed interpretativo. Ho sempre fatto cenni di storia della musica e del pianoforte che hanno destato un profondo interesse.
Oggigiorno gli spartiti di metodi di insegnamento per i bambini sono tantissimi ed entusiasmanti, così accosto il divertimento a spartiti di metodi più antichi e anche utili per la formazione integrata. Con gli adulti cerco di venire incontro alle esigenze dei loro gusti musicali spaziando dai vari generi e stili così da poter scegliere insieme i repertori per il programma che integri il suonare bene con consapevolezza valutando la possibilità di spaziare da un genere ad un altro con le dovute basi tecniche ed interpretative necessarie.